Situata appena fuori dalla porta est di Borgo e chiamata in passato “fonte del Canale”, perché alimentata dall’acqua del fosso dei Frati (che solo successivamente verrà chiamato Bagno degli Ebrei) per mezzo di una condotta che seguiva la base della scogliera, la fonte di Borgo serviva non solo per approvvigionamento avendo numerose cannelle per acqua potabile ma anche per lavare i panni, grazie alla presenza di ampie vasche riparate da possenti porticati.
Proprio alle cannelle le donne soprattutto le giovani, andavano ad attingere acqua con le brocche ma le fonti erano anche il luogo di incontri dove si scambiavano chiacchiere e informazioni dove, sul far della sera, facevano sosta i giovani campagnoli per abbeverare gli asini e i muli dopo una lunga giornata di lavoro.
Lungo tutta la parete interna del lavatoio corre una robusta mensola dove si appoggiavano i capistei, assi di legno con i bordi leggermente rialzati per trasportare materiali vari e per riportare dalla fonte i panni lavati e attorti.
Sono state soggette ad un accurato restauro portato a termine nel marzo 2016 che oltre a rendere testimonianza di come era la vita nel paese, ha anche donato ai pianesi un luogo suggestivo che sarà la location nelle prossime estati per eventi di musica e poesia.