Visita con la Guida Ambientale Escursionistica Luca Fazio della Riserva Naturale del Pigelleto, area dall’indiscusso pregio naturalistico per la grande biodiversità, sia in termini di flora che di fauna.
I bambini sotto i 10 anni di età non pagano.
Indicare di seguito la quantità dei bambini sotto i 10 anni.
La Riserva protegge un eterogeneo comprensorio boschivo, ricco di specie vegetali, tra le quali assume un particolare rilievo la presenza dell’abete bianco come specie spontanea (Pigello è infatti il nome locale dell’abete bianco), caso rarissimo in tutto l’Appennino e quasi unico a queste altitudini, possibile grazie al particolare microclima dei versanti esposti a nord della Riserva. Oltre all’abete bianco, troviamo il faggio, il cerro, il carpino bianco, il carpino nero e diverse specie di aceri.
La fauna è quella tipica dei boschi ben conservati. Accanto allo sparviere, è degna di nota la presenza dell’astore, raro rapace forestale, del picchio verde, del picchio rosso maggiore, del rampichino, del ciuffolotto e della cincia bigia. La diffusa presenza di alberi ad alto fusto, piuttosto distanziati fra loro, offre buone possibilità di vedere caprioli e cinghiali nel sottobosco, anche specie importantissime come la martora divenuta molto rara in tutta Italia a causa del disturbo antropico e della distruzione del suo habitat.
In prossimità di uno dei tanti piccoli ruscelli che attraversano la Riserva è stata segnalata la presenza della salamandrina dagli occhiali, importante anfibio endemico della nostra penisola.
Lunghezza: 10 km circa
Dislivello: 600 m
Partenza ed arrivo presso “la Direzione” (ex centro visite) della Riserva Naturale Pigelleto (sita in via Pietralunga 4-22, traversa Strada Provinciale 66 Abetina)
Necessarie scarpe da trekking o da ginnastica, almeno mezzo litro d’acqua. Consigliato binocolo, bastoncini da trekking.
4 ore circa 21 agosto ore 15.30